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Alessia Capo
lettura 11 min
2 mesi fa

Cos'è e a cosa serve la Massoterapia

Cos'è e a cosa serve la Massoterapia
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Immagina di poter cambiare la vita delle persone ogni giorno con un impatto determinante sulla loro quotidianità. Hai mai sognato di trasformare questa visione in una realtà concreta?

Diventare massoterapista è qualcosa che va oltre il semplice apprendimento di tecniche. Si tratta di scoprire un approccio terapeutico riabilitativo con benefici profondi e duraturi, un’opportunità per connetterti con i tuoi pazienti in modo profondo e significativo, offrendo sollievo attraverso il potere del tocco. In questo articolo ti porteremo dritti al cuore di questa fondamentale disciplina e ti mostreremo perché è diventata così rilevante nel panorama del benessere moderno.

Cosa significa massoterapia

Il termine “massoterapia” deriva dalle parole greche “masso” (impastare) e “therapeia” (guarigione), il cui significato letterale sta per “cura con le mani tramite impastamento/modellamento”. Le prime forme di massoterapia risalgono a 2.000-3.000 anni a.C., e furono sviluppate in Egitto, Cina e India. In Occidente, la diffusione di tale disciplina si deve a Pehr Henrik Ling che nell’Ottocento introdusse il “massaggio svedese”, gettando le basi deontologiche e i principi chiave della massoterapia moderna.

Con l’accezione “massoterapia” oggi facciamo riferimento a una particolare tipologia di massaggio terapeutico, tendenzialmente manuale, che va ad agire su muscoli e tessuti connettivali. Questa tipologia include diverse tecniche mirate a migliorare la salute e le performance del sistema muscolo-scheletrico.

Massoterapia: a cosa e quando serve 

La massoterapia è una pratica riconosciuta e a basso rischio di complicanze utilizzata per scopi riabilitativi o preventivi. Serve, in estrema sintesi, a migliorare le funzionalità corporee. L’oggetto del trattamento sono muscoli, vasi linfatici, tessuti connettivi e terminazioni nervose.

Tra i suoi benefici immediati si riscontrano un miglioramento della circolazione sanguigna anche nei piccoli capillari, che implica un miglior apporto di ossigeno alle cellule, favorendone la rigenerazione e il drenaggio linfatico, quindi l’espulsione delle sostanze di scarto da parte dei tessuti. Un’altra qualità della massoterapia è riuscire a stimolare la secrezione di endorfine inibendo i segnali nervosi responsabili di contratture e dolore.

La massoterapia, quindi, può aiutare concretamente a:

  • Alleviare dolori muscolari - ideale per chi soffre di tensioni e contratture.

  • Ridurre lo stress psicofisico - il massaggio favorisce il rilassamento e riduce i livelli di cortisolo, lenendo ansia e tensione nervosa e stati di disagio.

  • Correggere disturbi posturali - come la posizione adottata in modo scorretto, ad esempio davanti al pc.

  • Accelerare il recupero da infortuni - promuove la guarigione dei tessuti danneggiati in caso di traumi sportivi o di differente natura.

  • Rendere rapidi i tempi di recupero post attività - le tecniche di manipolazione aiutano chi pratica sport sia a livello amatoriale che professionistico, per ridurre la fatica successiva all’allenamento e accentuare il rilassamento dei muscoli dopo il loro utilizzo.

  • Migliorare la mobilità - utile per chi soffre di rigidità articolare.

  • Favorire l’eliminazione della ritenzione idrica - riduce il gonfiore e migliora l'aspetto estetico della pelle, specie in presenza di cellulite.

Rivolgersi a un massoterapista, quindi, può risultare particolarmente efficace nel caso in cui siano presenti una o più situazioni precedentemente descritte. 

Come si esegue la massoterapia

Una delle cose da tenere presente quando ci si vuole sottoporre a sedute massoterapiche è che non si potrà mai ottenere il risultato "one shot", attraverso un solo incontro. Questa è la condizione primaria di tale approccio che, per essere efficace, si articola generalmente in un ciclo di almeno 5-10 sedute. Per questo motivo parliamo di un vero e proprio percorso.

Il viaggio del paziente ha inizio con una prima seduta che rimarrà unica nel suo genere, dedicata alla fase preliminare. Durante questa sessione, il massoterapista si concentra sulla comprensione dello stato di salute del soggetto, raccogliendo informazioni dettagliate attraverso un'anamnesi approfondita. Questo momento è essenziale per delineare un piano di trattamento personalizzato, stabilendo con precisione le aree del corpo su cui intervenire.

Una volta stabilite le problematiche da affrontare, si procede con il massaggio vero e proprio e il paziente verrà fatto accomodare su un accogliente lettino. Per garantire un’esperienza ottimale, il massoterapista utilizza olii o unguenti che facilitano la scorrevolezza delle mani ove previsto, permettendo movimenti fluidi e una manipolazione efficace dei tessuti.

L'ambiente in cui si svolgono le sedute di massoterapia è studiato per favorire il massimo relax, creando un’atmosfera accogliente e tranquilla. La seduta è un momento di ascolto e cura, dove l’obiettivo principale è il benessere globale della persona, alleviando tensioni e dolori, e promuovendo la rigenerazione fisica e mentale. Per sottoporsi alla massoterapia non occorre alcuna preparazione da parte del paziente.

Quali sono i tipi di massaggio terapeutico esistenti

Come avrai capito ogni individuo è unico e così deve essere anche il trattamento di massoterapia che si intende eseguire. La bravura del massoterapista si riscontra proprio nell’adattare le diverse tecniche di massaggio alle esigenze specifiche del paziente, garantendo un approccio personalizzato che massimizzi i risultati terapeutici, rendendo la seduta un’esperienza di benessere totale. Nel corso di un ciclo di massoterapia possono essere sfruttate differenti tecniche di massaggio. Scopriamo alcune delle tecniche principali.

Sfioramento o Effleurage 

Lo sfioramento può essere utilizzato sia come manovra preliminare, per preparare la pelle e i muscoli per massaggi più intensi, che come attività conclusiva della seduta. Con movimenti leggeri e lenti, senza eseguire pressioni importanti, il massoterapista scorre con i palmi delle mani sulla pelle, migliorando la circolazione sanguigna superficiale e rilassando la muscolatura. Questa tecnica ha un’efficacia molto contenuta rispetto alle altre poiché gli scopi possono essere quello di stabilire un contatto iniziale con il paziente oppure di condurlo gradualmente alla fine della terapia senza brusche interruzioni.

Sfregamento o Frottement

C’è una certa familiarità tra il pétrissage e l’effleurage, tuttavia la sostanziale differenza risiede nell’intensità messa in campo. Questa tecnica, infatti, esercita una pressione più decisa con l’intento di stimolare la circolazione linfatica e venosa, favorendo il drenaggio dei liquidi e migliorando il ritorno venoso. Per tali ragioni, la direzione del massaggio e del movimento deve seguire quella della circolazione.

Frizione

La frizione è una manualità caratteristica molto utilizzata nel massaggio sportivo che non prevede lo scivolamento delle mani sul corpo, ma che queste permangano in un punto preciso. Concretamente, si effettuano delle pressioni mediante le dita o le nocche (qualora vi fossero muscoli assai contratti) al fine di far “scivolare” la pelle sui tessuti sottostanti con movimenti trasversali. Tramite questa tecnica si riattiva la circolazione, si distaccano le aderenze e si favorisce l’elasticità della pelle. La rimozione delle aderenze andrà a favorire la distensione completa del muscolo contratto, dando un immediato sollievo.

Pétrissage o Impastamento

Come accade nell’atto di impastare il pane o una pizza si va a distendere, sollevare e spostare il muscolo, mentre i pollici massaggiano energicamente i punti in cui si concentra maggiore massa muscolare (glutei, cosce e polpacci). Per tali ragioni risulta indicata per individui che dispongono di una valida muscolatura di base. Si distinguono due tipologie di impastamento:

  • Lieve/Superficiale - in questo caso si assiste a un’alternanza dei movimenti delle mani in cui, una delle due, va a pizzicare la massa muscolare e l’altra la lascia andare. Viene detta anche “pizzicamento” e stimola la circolazione sottocutanea;

  • Profondo - qui la pressione è più vigorosa e si concentra soprattutto nella zona dei muscoli laterali del dorso, glutei e cosce favorendo il drenaggio e trattando la cellulite.

Percussione

Consiste in una serie di picchiettamenti rapidi eseguiti con le dita, i bordi delle mani, il pugno chiuso o le mani a “coppetta”. A seconda dell'intensità, può avere un effetto sedativo o stimolante sul sistema nervoso, sulla circolazione e sul metabolismo muscolare.

Vibrazione

Un prerequisito essenziale prima di cominciare a eseguire questa manovra è che il paziente si trovi in uno stato di profondo rilassamento. Dopo aver verificato che ciò sia avvenuto, il massoterapista esegue movimenti brevi e rapidi di tipo oscillatorio sulla pelle, trasmettendo un leggero dondolio alle fasce muscolari sottostanti. Si realizza con i polpastrelli o con la mano intera. Questa tecnica è particolarmente idonea per distendere il tono muscolare e ridurre lo stress, risultando molto benefica per gli sportivi dopo l'attività fisica e viene eseguita spesso sugli arti, dove lo scuotimento delle estremità trasferisce il movimento vibratorio a tutte le masse muscolari.

Dopo aver illustrato le principali manualità (che si apprendono attraverso lo studio del massaggio base svedese, incluse in tante altre tecniche), è importante sottolineare che il massoterapista non si limita solo a tali manovre. Questa figura professionale è in grado di mettere in campo un’ampia scelta di soluzioni terapeutiche e possiede una conoscenza approfondita di numerose tecniche di massaggio, tra cui:

  1. Massaggio decontratturante - è un intervento terapeutico che agisce sulle tensioni accumulate soprattutto da chi tiene per ore posture scorrette, ad esempio al pc. Penetra in profondità gli strati muscolari, offrendo soluzioni a chi soffre di dolore cronico e limitazioni nel movimento dovute a nodi e aderenze nei muscoli e nei tessuti connettivi. Sfrutta tecniche come lo stripping e la terapia dei punti trigger, per ristabilire la piena funzionalità dei muscoli e delle articolazioni.

  2. Massaggio sportivo - include differenti varianti di massaggio (pre-gara, post-gara e di mantenimento) sviluppate per rispondere ai diversi bisogni degli atleti in varie fasi della loro attività sportiva. Per eseguirli si tengono in considerazione importanti parametri come il timing della prestazione sportiva e gli obiettivi specifici legati alla preparazione fisica, al recupero post-sforzo e al mantenimento generale delle condizioni fisiche ottimali. Inoltre, è indicato per tutte le prestazioni, agonistiche e amatoriali;

  3. Massaggio miofasciale - è una tecnica di manipolazione dolce ma profonda, che si concentra sulla fascia, il tessuto connettivo che avvolge i muscoli, gli organi e altre strutture interne del corpo. Questo tipo di massaggio mira a rilassare e allungare la fascia, migliorando così la mobilità e riducendo il dolore.

  4. Linfodrenaggio Vodder - è una tecnica manuale specifica basata su movimenti circolari, ritmici e leggeri, che seguono il flusso naturale della linfa nel corpo. Questa pratica si distingue per l'approccio non invasivo e mirato, finalizzato a ridurre gli edemi, promuovere l'eliminazione delle tossine e sostenere il sistema immunitario.

Terapie strumentali 

I massoterapisti possono integrare l'uso di terapie strumentali sotto prescrizione medica. Queste sfruttano specifici dispositivi elettromedicali per ottenere un approccio complementare ai massaggi tradizionali, consentendo di affrontare una vasta gamma di disturbi muscolo-scheletrici ma non solo. Supportati da evidenze scientifiche e normative specifiche tali trattamenti offrono una varietà di vantaggi, tra cui il sollievo dal dolore, la riduzione dell'infiammazione, il miglioramento della circolazione e la promozione della guarigione. Alcune delle terapie includono l'elettroterapia antalgica (TENS e correnti diadinamiche), l'elettroterapia di stimolazione (NMES), la magnetoterapia, la tecarterapia, gli ultrasuoni e la laserterapia. Ognuna va ad agire su una problematica differente, a seconda delle esigenze del soggetto. 

Come diventare massoterapista/MCB

Per realizzare il tuo sogno e diventare un Massaggiatore Capo Bagnino (MCB)/ Massoterapista è necessario conseguire uno specifico titolo che vale come abilitazione professionale legale. Attraverso tale qualifica potrai lavorare sia in ambito sanitario che sportivo o del benessere in Italia e all’estero. Il piano standard per ottenere la qualifica di MCB prevede 1200 ore complessive, suddivise tra teoria e pratica, al termine del quale gli studenti dovranno superare un esame finale. Dopo il completamento dello stesso si otterrà l'attestato di abilitazione. Questo percorso formativo non solo prepara i professionisti ad affrontare le sfide del settore, ma offre anche sbocchi lavorativi diversificati e gratificanti.

Il diploma di Massoterapista/MCB offerto dal Centro Studi Kosmos è il primo passo per avviare una carriera di successo nel mondo del benessere. Questo programma di formazione completa ti fornirà le competenze teoriche e pratiche necessarie per esercitare la professione con competenza e sicurezza. Ricorda: la massoterapia è una vera e propria scienza del corpo. Scegliere di diventare massoterapista significa avere una parte attiva nel migliorare significativamente la vita delle persone, attraverso l’arte del massaggio terapeutico. Con il Centro Studi Kosmos sei pronto a fare la differenza: il tuo futuro inizia oggi.

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